INFORMATIVA - Il presente sito utilizza solo cookie tecnici di sessione per finalità tecniche. Non rilascia cookie di profilazione ne cookie di terze parti come specificato nella cookie policy.


~ La chiesa ~


La parrocchia  Santa Rita da Cascia a Monte Mario è situata in Via Antonino Parato, che si trova nel Suburbio della Vittoria, XI suburbio di Roma (S. XI), 19° Municipio. La parrocchia è la numero 281 della Diocesi di Roma e fa parte del  Settore Ovest - Prefettura XXXIV.

STORIA

Il territorio dove sorge la parrocchia di Santa Rita è stato lottizzato nel 1948. La proprietaria sig. Luisa Ghezzi donò alla Diocesi di Roma 500mq di terreno per edificarvi una chiesa. Risolti i problemi burocratici, nel 1955 ebbe inizio la costruzione, grazie alla collaborazione di operai locali e fu ultimata all’inizio del 1956. Il 19 maggio dello stesso anno vi fu celebrata la prima messa da S.E. mons. Mario Francesco Pompedda e Don Paolo Canale, allora parroco di N.S. di Guadalupe. L’edificio originario era molto semplice con il tetto in eternit e due piccole porte di accesso. In quegli anni vi veniva celebrata solo la messa domenicale e rimaneva chiusa il resto della settimana.
Nel paesaggio di allora si intravedevano solo cantieri e strade sterrate. Tante erano le giovani coppie che, uscite dalla seconda guerra mondiale, lavoravano incessantemente per costruire una casa e un futuro. Tanti erano anche i ragazzi che giocavano in mezzo alla strada e che si riunivano nella zona antistante la cappella.
Fu allora che quattro amici sacerdoti, mons. Renato Ausiello1, don Paolo Canale, don Camillo Paliani2 e mons. Mario Francesco Pompedda, osservando quel paesaggio, unirono le loro forze per tenere aperta la c
hiesa anche durante la settimana. Nel 1960 dal Pontificio Collegio Belga3 arrivarono due sacerdoti, padre Albert Schleiper  (padre Alberto) e padre Jozef De Fchepper (padre Giuseppe), che insieme ad alcuni capi scout4 provenienti dalla parrocchia Santa Paola, fondarono un gruppo scout con tantissimi ragazzi di zona.
I due sacerdoti, oltre a trascorrere tanto tempo con i ragazzi, lavorarono per ultimare la costruzione della cappella, diventando all’occorrenza muratori o falegnami. Padre Albert contattò anche le suore olandesi di via Achille Mauri, affinché insegnassero alle bambine lavori di cucito e di maglieria.
Nel 1965 padre Alberto e Padre Giuseppe fecero ritorno nel loro paese e la chiesa purtroppo ritornò all’abbandono originario (aperta solo la domenica, solo il tempo di celebrare la messa).
Questa volta don Paolo Canale chiese aiuto a mons. Renato Ausiello, responsabile della Pia Associazione sacerdotale Gesù Divino Operaio, che si prodigò a mandare sacerdoti per celebrare la messa domenicale. Poi nel 1969 la chiesa fu affidata a don Michele Orsenigo, che avvalendosi dell’aiuto di tre giovani sacerdoti, don Franco Piva, don Paolo Bargellini e don Carlo Quadracci, fece in modo che la chiesa restasse aperta anche nei giorni feriali.
Il 30 settembre 1973 la chiesa venne affidata a don Carlo Quadracci, che si adoperò a trasformarla in quello che è diventata oggi. Amò fin dall’inizio quella chiesetta e la gente nei dintorni. La chiesa divenne così punto di preghiera e di incontro. Diede inizio ai lavori di restauro che si sono protratti per anni, nei quali si giunse al rifacimento del tetto e delle facciate esterne e alla costruzione di due nuovi edifici, pensati per ospitare in uno l’ufficio parrocchiale e la sacrestia, nell’altro la stanza del catechismo. Organizzò le prime feste in onore della Santa patrona, manifestazioni religiose, i giochi per i ragazzi e le gite parrocchiali. Parallelamente a questo, iniziò anche il percorso per trasformarla in parrocchia. Il 1° ottobre 1978 divenne vicecura e il 7 dicembre 1981 venne elevata a parrocchia dal Cardinal Vicario Ugo Poletti e affidata alla Pia Associazione Sacerdotale Gesù Divino Operaio. Don Carlo divenne il Primo parroco e continuò ad adoperarsi per una suo costante miglioramento. Fu amato e rispettato da tutti fino al giorno della sua morte.
Nel 2010 è avvenuto l’insediamento del nuovo parroco don Stefano Gaddini, che con la sua cultura e voglia di vivere, sta dimostrando grande attenzione ai giovani, coinvolgendoli nella attività parrocchiali.
La nostra “amata parrocchietta” emana sentimenti nella gente, perché così intima e suggestiva per il suo spazio limitato. Sempre pronta ad accogliere chi ha bisogno di un luogo dove pregare o di una parola di conforto.




1.  Fondatore, insieme a Padre Isaia, della Pia Associazione Sacerdotale Gesù Divino Operaio.
2.  Parroco dal 1960 al 1966 della parrocchia di Santa Paola (quartiere Balduina).
3.  All’epoca situato in via del Quirinale.
4.  Tra cui Guido Cimino.




Dal 1981, la casa generalizia è a Roma, via Vergerio, nel territorio della Parrocchia di S. Rita. Nel villino adiacente ha funzionato per dieci anni la “Casa Famiglia Nazaret” che ha accolto ragazze in difficoltà.

Attualmente le comunità italiane sono sei: Roma (che comprende le consorelle di casa generalizia e di via Etruschi), Torino, Montecchio Maggiore, Borgo Sabotino, San Giuseppe Vesuviano, Foggia.

 

STORIA E ATTIVITÀ

 

Le Suore Murialdine di San Giuseppe sono state fondate nel 1953 dal quarto successore di san Leonardo Murialdo, padre Luigi Casaril per collaborare nello stesso spirito, programma e Regole della congregazione dei Giuseppini”, come scrisse il medesimo fondatore ai suoi confratelli (cfr. lettera del 19.3.1953). Ha voluto chiamarle “Murialdine di San Giuseppe” perché già nel nome fosse implicito il carisma e lo stile di vita.

Il 22 settembre 1953 la congregazione prese avvio ufficiale con l’emissione dei voti religiosi da parte di suor Maria Ellena e altre nove consorelle che costituirono il primo nucleo della nascente congregazione. La celebrazione avvenne nella cappella della Consolata, presso il Collegio Scuola San Giuseppe in Rivoli (Torino).

Nel 1954, prese avvio il gruppo delle Suore Murialdine di San Giuseppe in Brasile; nel 1960 in Ecuador; nel 1974 in Cile; nel 1996 in Argentina; nel 1998 in Messico.

La congregazione trovò fin dall’inizio la propria spiritualità e apostolato nel carisma di san Leonardo Murialdo con un’accentuazione propria: l’impegno di “una profonda vita eucaristica” e una particolare attenzione “alle famiglie”.

Le Suore Murialdine di San Giuseppe operano nelle scuole, nei centri educativi di promozione del minore e di avviamento al lavoro, negli oratori e centri giovanili, nelle case-famiglia, nelle parrocchie e nelle missioni, specialmente per l'evangelizzazione, la catechesi, la pastorale giovanile e familiare.

Questo ideale di vita consacrata venne riconosciuto dalla Chiesa con l’approvazione diocesana il 13 maggio 1963 e con l’approvazione pontificia il 4 ottobre 1973.

SITO INTERNET

http://www.murialdo.org/index.php?method=section&id=245

Santo del giorno

san francesco d'assisi pastore e martire