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~ Adozione a distanza ~

 

Tra novembre e dicembre c’è una giornata dedicata, attraverso una bancarella di dolci, alla raccolta delle quote necessarie all’adozione a distanza di 4 bambini, assistiti dalle nostra Suore Murialdine nella loro missione tra la gente più povera dell’Argentina. Iniziata dieci anni fa, è un’iniziativa che trova sempre grande partecipazione da parte dei parrocchiani, sia per la preparazione dei dolci e la loro vendita che per il contributo con le offerte.

 

L’iniziativa


L’idea delle adozioni a distanza nella nostra Parrocchia è nata circa una decina di anni fa, grazie ad una iniziativa di alcune novizie che risiedevano presso la Casa Generalizia delle Suore Murialdine, che si trova nel territorio della nostra Parrocchia.
Le suore Murialdine da molti anni gestiscono alcuni centri educativi nel Centro America, dove si prendono cura di bambini in situazioni molto disagiate. Questi centri provvedono ad assicurare loro quanto necessario alle esigenze quotidiane (cibo, vestiario etc.), oltreché ad aiutarli nello studio anche con l’acquisto di materiale didattico. Inoltre i ragazzi più grandi hanno la possibilità di frequentare dei laboratori professionali, utili all’apprendimento di vari mestieri.
Per raccogliere i fondi necessari alle adozioni, si è pensato a qualcosa che potesse coinvolgere direttamente le famiglie di Santa Rita: la vendita di dolci preparati dai noi parrocchiani.
La nostra comunità, come sempre, ha risposto positivamente e così, già al primo anno, è stato possibile adottare due bambini, presso il centro educativo di Villanueva di Mendoza, in Argentina.
Con il tempo l’iniziativa ha riscosso sempre più successo: si è riusciti ad arrivare all’adozione di 3 bambini e poi, grazie anche ad una recita organizzata dai nostri ragazzi, ad adottarne un quarto. Alcuni parrocchiani hanno poi deciso di adottare singolarmente altri quattro ragazzi, arrivando ad un totale di otto.
In questi anni qualcuno di loro ha lasciato il centro educativo, talvolta perché che le loro famiglie si sono trasferite in altre città o semplicemente perché raggiunta la maggiore età, ma la nostra comunità ha continuato a mantenere l’adozione di otto ragazzi.
Veramente significativa è la storia di Ariel, che abbiamo accompagnato durante tutta la sua crescita: oggi, grazie a ciò che ha imparato nel centro, è riuscito a trovare un’occupazione.

I ragazzi

Nicolás Arriga

Nicola è un bambino che è arrivato al Centro Educativo con molti problemi di condotta e di apprendimento, a causa della sua impulsività e alla sua complessa realtà familiare. Aiutato dalla psicologa che si è presa cura di lui e dall’insegnante, ha pian piano scoperto le sue doti,  per cui è riuscito a migliorare notevolmente l’aspetto cognitivo. Il risultato si è visto sui voti della pagella, ricevuta al termine dell’anno scolastico. Riguardo la sua condotta, invece, occorre ancora un accompagnamento molto assiduo da parte dell’educatrice, che lo aiuta a comprendere il suo comportamento. Adesso è un ragazzo sereno: riesce a relazionarsi bene con i compagni ed ha molti amici. Nicola è il più grande di tre fratelli. La mamma lavora nel Centro educativo, per poter aiutare l’economia familiare. Il papà ha un lavoro precario.

 

Melisa Fernández

Melisa ha subito un’operazione al cuore  quando era piccola, ma ora cresce sana e piena di energia. È vivace e allegra. Le piace praticare degli sport e giocare con le sue amiche.  Frequenta la quarta elementare. La mamma offre aiuto al Centro Educativo, in quanto la sua situazione economica familiare è molto precaria, avendo il papà un lavoro instabile.

 

 

Morena Videla

Morena è nata il 4 dicembre 2009 e frequenta la scuola materna (Jardin Maternal). Cresce sana ed è sempre serena. È la più piccola di quattro fratelli. La mamma, dopo aver superato un problema di depressione, ha cominciato a partecipare al laboratorio di bambole nel Centro Educativo, per cui poco a poco è migliorata. Si è proposta di continuare a lavorare in questo laboratorio, che le permette anche un piccolo guadagno. La situazione economica della famiglia è molto precaria, perché il papà lavora come muratore solo saltuariamente, dunque contano con il ricavato della vendita delle bambole che fa la mamma e con l’aiuto del Jardin Maternal.

 

Nicolás Ríos

 Nicolás frequenta la quarta elementare e conserva una buona condotta nella scuola. È un bambino dolce e silenzioso. Da poco tempo hanno sofferto per l’incendio doloso della loro casa per cui hanno dovuto cambiare posto e ricominciare da capo. I suoi genitori si prendono cura di lui: nonostante i problemi economici l’amore familiare è forte.
Il papà sta partecipando ad un corso di elettricità che il Centro Educativo offre agli adulti. In tal modo potrà migliorare la sua situazione economica.

 

 

 

 

Santo del giorno

san francesco d'assisi pastore e martire